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Adotta un infermiere a Lolo
Nel 1992 l’ ITM di Lolo iniziava i suoi corsi con il “ciclo breve” di studi per la formazione di ausiliari della sanità di livello A3 della durata di 3 anni. Due anni dopo, superati altri passaggi burocratici, la scuola otteneva l’autorizzazione a iniziare il “ciclo lungo” di studi che, in 4 anni di corso, porta gli studenti al diploma di infermiere di livello A2.
Dal 1995 al 1998, l’ITM di Lolo ha formato 58 ausiliari della sanità, e, dal 1998 a oggi, vi si sono diplomati 217 infermieri di livello A2. La creazione di questo istituto e la sua attività hanno dato una concreta risposta alla domanda dei tanti ragazzi di Lolo che aspirano a una formazione in campo sanitario e poi, se possibile, proseguire negli studi universitari.
L’ITM di Lolo dispone di strutture proprie costruite con materiali semi durevoli che ospitano 4 aule, 4 uffici, 1 sala professori, 1 laboratorio tecnico-professionale per la pratica non ancora completamente attrezzato.
Al termine del ciclo di studi gli studenti frequentano un stage presso un ospedale privato (Feronio PHC’s Boteka Hospital), situato a 25 Km, poiché l’ospedale diocesano di riferimento non dispone di tutte le attrezzature necessarie alla pratica infermieristica, e, al termine dello stage, devono recarsi a Bumba, capoluogo del territorio, per sostenere gli esami finali e ottenere il diploma. Anche quest’ultima prova è accompagnata da problemi e sacrifici per le cattive condizioni delle strade, la mancanza di mezzi di trasporto e la difficoltà di trovare alloggi.
Progetto di adozione
Ci scrive Mons. Jean Bertin Nadonye, attuale Vescovo di Lolo: “Le sfide del momento per la nostra scuola infermieri sono molte. La prevista riforma per regolamentare le attività dei diversi ITM nella RDC per una formazione umana e professionale efficiente ed efficace degli infermieri, impone all’ITM di Lolo di crescere e avere un numero adeguato di studenti.
Nell’anno scolastico 2016-2017, l’ITM ha 47 allievi, 33 maschi e 14 femmine, distribuiti nei corsi per il livello A2:
1° anno, 12 ragazzi e 1 ragazza,
2° anno, 4 e 4,
3° anno 7 e 2,
4° anno, 10 e 7.
Direttrice della scuola è la prof.ssa Chantal Amwaka Mokoda.
Il basso numero di allievi è legato a due fattori: alla scarsa importanza che diverse famiglie danno alla scolarizzazione dei propri figli e l’estrema povertà delle famiglie che rende loro impossibile sostenere i costi della formazione.
Per questo occorre l’aiuto di donatori per sostenere agli studi tanti ragazzi desiderosi di intraprendere questo percorso formativo e portarlo a termine. Attualmente sono molti quelli che per mancanza di aiuti iniziano ma dopo qualche tempo si trovano costretti ad interrompere il loro percorso scolastico per le difficoltà economiche delle famiglie. Gli studenti, infatti, devono affrontare molte spese: uniformi scolastiche e professionali, materiale e attrezzature... Ma devono pagare anche le rette scolastiche, differenti negli anni, e le tasse d’esame, che, secondo la politica governativa, sono a loro carico.
Il bisogno di infermieri è immenso considerando che, per carenza di personale, solo 4 dei 10 centri sanitari della diocesi sono attivi a servizio di una popolazione di 200.000 abitanti sparsi in diversi villaggi isolati i su un territorio di 10.000 Km2”.