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Un Centro culturale e una biblioteca a Makebuko
Il Burundi è un piccolo stato nel cuore dell'Africa, situato nella regione dei Grandi Laghi fra il Ruanda, la Tanzania, la Repubblica Democratica del Congo. E' noto come il "Paese delle mille colline" per la geografia del suo territorio che si snoda su un altipiano collinare la cui altezza media è di 1700 metri. Il 90% circa della popolazione è dedita all’agricoltura, che a causa della mancanza di tecnologia e infrastrutture resta soprattutto un'agricoltura di sussistenza se si esclude l'esportazione di caffè e the'. A motivo anche delle lunghe e sanguinose guerre che hanno causato oltre 200.000 morti e 250.000 sfollati, il Burundi resta fra i 10 Paesi più poveri al mondo. Da questa condizione di miseria sarà possibile uscire soprattutto grazie a programmi di formazione in diversi settori e assicurando il diritto all'istruzione alle nuove generazioni.
Il 57% della popolazione è analfabeta e, senza un impegno serio nel settore dell'istruzione, la situazione rischia di non migliorare nei prossimi anni. A fronte infatti di un elevato tasso in ingresso nella scuola primaria (circa il 90%), per diversi problemi (classi sovraffollate, carenza e inadeguata preparazione degli insegnanti, mancanza di scuole, povertà delle famiglie) meno della metà arriva a terminare la scuola primaria. La frequenza della scuola secondaria è un "lusso" per pochi. Tutti gli altri vanno a lavorare molto presto per contribuire all'economia familiare. Padre Antoine Marie Zacharie Igirukwayo, amico dell’OPAM, ci ha illustrato a voce il progetto che vorrebbe realizzare a Makebuko, un comune rurale a 24 km dalla città di Gitega sede dell’arcidiocesi, sulla linea dell’equatore. “Nel territorio ci sono scuole primarie e secondarie, ma non basta andare a scuola. Per ricevere un'istruzione bisogna avere anche l'opportunità di studiare ciò che viene insegnato. E per fare questo servono innanzitutto due cose: i libri e la possibilità di leggerli. A Makebuko le scuole riescono a malapena ad avere gli spazi per svolgere la normale attività didattica. E poiché nelle case manca l’illuminazione i ragazzi possono studiare e fare i compiti solo nel breve tempo che passano in classe. Si è pensato quindi di costruire una centro polivalente con annessa sala di lettura e biblioteca. Questo spazio rappresenta una risorsa indispensabile sia per permettere ai ragazzi che vanno a scuola di studiare, sia per consentire a chi non può proseguire gli studi di non dimenticare ciò che ha appreso. Certamente anche gli insegnanti ne trarrebbero beneficio per la loro formazione permanente. Inoltre la sala polivalente potrebbe diventare, con l'impegno di tutti, un piccolo polo culturale dove realizzare diverse attività formative: alfabetizzazione degli adulti, formazione agraria, promozione delle donne, recupero e diffusione della cultura locale... permettendo di superare i limiti di marginalità sociale di cui soffre la popolazione rurale. Diverse associazioni hanno promesso il loro contributo per coprire parte della somma necessaria alla realizzazione del sogno degli amici di Makebuko, ma mancano ancora 10.900 € perché possa realizzarsi. Con il sostegno di tutti voi, amici dell'OPAM che ringraziamo in anticipo, confidiamo di poter presto dare inizio alla realizzazione del nostro e vostro progetto, che aiuterà la popolazione ad ricevere una formazione di qualità da mettere al servizio dello sviluppo del Paese."